ex Saponificio Gavazzi Milano

Il Saponificio Gavazzi: la Milano che profumava di sapone e colla

Un viaggio nella Milano industriale tra innovazione, sostenibilità e memoria storica

Milano è una città in continua trasformazione, ma tra i suoi quartieri e le sue strade si nascondono storie affascinanti di un passato industriale che ancora oggi lascia tracce indelebili. Una di queste storie ci porta in via Boncompagni 57, nella zona di Rogoredo, dove per oltre 80 anni ha operato il Saponificio Angelo Gavazzi e Figli, una fabbrica specializzata nella produzione di sapone e colla.

Un pezzo di Milano scomparsa: il saponificio di via Boncompagni

Fondata agli inizi del ’900, la fabbrica della famiglia Gavazzi rappresentava un perfetto esempio del modello milanese del “cà e butega”, ovvero casa e bottega insieme. Gli imprenditori vivevano direttamente all’interno dello stabilimento, condividendo la vita quotidiana con i lavoratori e con il cuore produttivo dell’azienda.

L’attività del saponificio era basata su un processo di lavorazione altamente efficiente e sostenibile, che permetteva di riutilizzare gli scarti della macellazione per ottenere due prodotti principali:

  • Sapone: ottenuto attraverso la lavorazione dei grassi con soda caustica e aromi profumati.
  • Colla: ricavata dalle ossa, che venivano trattate ad alte temperature fino a ottenere una sostanza gelatinosa, poi solidificata e utilizzata da falegnami, calzolai e altri artigiani.

Una produzione innovativa e sostenibile

I materiali grezzi arrivavano direttamente nel cortile della fabbrica, grazie a un collegamento ferroviario con il vicino scalo di Rogoredo. Il processo era studiato per non sprecare nulla: i residui della lavorazione del grasso venivano trasformati in colla o rivenduti ad altre aziende, mentre le ossa completamente spolpate, ricche di fosfato tricalcico, venivano impiegate come fertilizzante in agricoltura.

Dopo la lavorazione, la colla veniva lasciata raffreddare in sottili lastre simili per spessore a uno smartphone – come racconta Roberto Gavazzi, uno degli eredi della famiglia. Da queste lamine si otteneva il prodotto finale, venduto in pezzi solidi o trasformato in colla in polvere, più pratica e di qualità superiore.

Il ricordo del Saponificio Gavazzi oggi

Anche se il Saponificio Gavazzi ha cessato la sua attività negli anni ‘80, il suo stabilimento esiste ancora. Oggi, gli spazi sono stati riconvertiti in un laboratorio di valorizzazione e riuso dell’architettura industriale milanese, testimoniando l’importanza di conservare la memoria storica della città.

Nel cuore del cortile è possibile ammirare una statua a grandezza naturale di Angelo Gavazzi, avvolta in un vecchio cappotto impermeabilizzato. Un’immagine suggestiva che sembra riportare indietro nel tempo, come se il fondatore fosse ancora lì, ad aspettare i treni carichi di materie prime, il viavai delle maestranze e il profumo del sapone appena prodotto.

Milano è una città che cambia, ma certe storie meritano di essere raccontate. Conoscevi la storia del Saponificio Gavazzi? Ti piacerebbe scoprire altri luoghi nascosti di Milano? Scrivilo nei commenti!

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