Giardino Aristide Calderini
Capace di incantare tutti i passanti inconsapevoli della sua esistenza.
Imboccando via Sant’Agnese dal centralissimo corso Magenta, in pochi passi si raggiunge un delizioso angolo di tranquillità: il Giardino Aristide Calderini !
Molti milanesi ignorano l’esistenza di questo piccolo angolo incantato di Milano, tra romantiche rovine di un colonnato con statue che lo decorano e un parchetto pittoresco.
La storia di questi resti è più antica di quanto si potrebbe pensare.
Un tempo in quest’area si ergeva un palazzo quattrocentesco (probabilmente progettato dal Bramante) che apparteneva all’influente famiglia dei Corio.
I Corio erano imparentati con i Visconti e diedero i natali ad un importante storico che visse a metà tra il XV e il XVI secolo, tale Bernardino, che scrisse degli ultimi anni di Ludovico il Moro e della fine dell’indipendenza milanese a causa dell’espansione francese.
Di questo palazzo purtroppo rimangono solo il portico d’ingresso, qualche colonna e alcune statue a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che privarono Milano di parte del suo patrimonio storico-culturale.
Dal 1996, nel giardino Aristide Calderini, sorge anche un monumento alla memoria.
Una stele realizzata dallo scultore Arnaldo Pomodoro, intitolata alle vittime della strada, in ricordo di Francesco Castellini, un ragazzo di 17 anni che, prima di morire in un incidente, amava trascorrere in questo parco il tempo libero.