7 curiosità sul Cenacolo di Leonardo
Settembre è tempo di ripartenze e di curiosità per Milano sui tacchi!
Eccomi qui, dopo una lunga pausa estiva, ripartiamo con 7 curiosità sul Cenacolo di Leonardo!
L’Ultima Cena fu commissionata a Leonardo da Vinci da Ludovico il Moro: il duca di Milano intendeva abbellire la chiesa (refettorio) di Santa Maria delle Grazie per celebrare la casata degli Sforza.
Credo che ci sono alcuni aspetti del capolavoro di Leonardo di cui non tutti sono a conoscenza. Vediamo se ho ragione :)!
1) La tavola a cui siedono Gesù e gli apostoli, così come gli utensili e le tovaglie, sono stati dipinti prendendo come modello proprio quelli del refettorio di Santa Maria delle Grazie.
2) Nel 1726, Michelangelo Bellotti, un ciarlatano, si offrì di restaurare il Cenacolo e raggirò i monaci promettendo loro di utilizzare un prodotto miracoloso che avrebbe riportato l’opera al suo antico splendore.
Il risultato fu tutt’altro che soddisfacente e, quattro anni dopo, l’incarico venne affidato a Pietro Mazza, un pittore di scarsa fama e ancor meno talento che imbrattò il capolavoro di Leonardo.
3) Come se non bastasse, quando nel 1796 le truppe francesi varcarono le porte di Milano, Napoleone si recò immediatamente a visitare il Cenacolo: dispose che la sala fosse chiusa per preservare l’opera, ma un generale che non aveva recepito il comando fece sfondare la porta del refettorio e lo adibì a stalla
Avete notato che a Gesù mancano le gambe?
4) Al tempo di Federico Borromeo, quando già si pensava che l’affresco fosse ormai irrimediabilmente perso, venne fatta una copia che si trova ora nella Pinacoteca Ambrosiana.
Fu forse proprio per il fatto che l’opera sembrava ormai persa che i frati, senza troppi indugi, aprirono una porta proprio alla base del dipinto, tagliando così le gambe di Nostro Signore.
5) Se vi dico che rovesciare il sale porta male sicuro vi domandate cosa c’entra con l’ultima cena di Leonardo.
Giuda con un movimento brusco del braccio destro, proprio quello che stringe il sacchetto con i denari, fa rovesciare la saliera: un segno considerato nefasto già dai tempi antichi e che Leonardo ha voluto sottolineare facendolo diventare una delle superstizioni più popolari.
Il sale nel terzo libro della Bibbia, era considerato simbolo del legame tra Dio e l’umanità: così facendo Giuda rifiuta l’Alleanza divina.
Sappiamo grazie al Codice Atlantico che astrologia e occultismo occupavano un posto di rilievo negli studi di Leonardo Da Vinci
6) Non stupisce quindi che il Cenacolo possa essere letto anche come una rappresentazione del sistema solare e dello zodiaco, dove ogni apostolo è dipinto secondo le caratteristiche del segno astrale a cui corrisponde
Come esempio vi cito Giuda, lui è lo Scorpione, nella posizione di Marte, le sue dita sono contratte come le tenaglie dello scorpione pronte ad attaccare
7) Chi impugna il coltello?
Dietro la figura di Giuda, compare una mano che brandisce un coltello.
Ma di chi è quella mano? Non può essere di Giovanni perché ha le mani incrociate sul tavolo. Non può essere di Giuda perché con una mano tiene il sacchetto con i denari mentre l’altra è protesa verso Gesù. Sarà allora la mano di Pietro, il capo della chiesa?
Il tempo di visita è quasi scaduto, e noi non possiamo non dedicare la nostra attenzione anche alla parete opposta.
Su questa intera parete, spesso trascurata dai visitatori e restaurata nei secoli senza la stessa cura religiosa riservata al suo celebre dirimpettaio, è dipinta, con la tecnica dell’affresco, la Crocifissione di Giovanni Donato Montorfano, che data (1495) e firma il dipinto con orgoglio su un blocco di pietra squadrato posto ai piedi della croce.
Questa costituisce una delle poche opere certe dell’artista, nonché una delle sue ultime, dato che già nel 1497 il pittore risultava ammalato e non più in grado di lavorare.
Tempo scaduto, dobbiamo uscire dalla sala… prima vi lascio questo link per leggere altre curiosità interessanti.
Arrivederci!
