Villa Faccanoni
Le signorine arrivate dalla "Ca' di Ciapp"
Vi presente le signorine arrivate dalla “Ca’ di Ciapp”
Percorrendo via Buonarroti verso piazza Giulio Cesare, l’occhio è sicuramente attratto dai tre grattacieli di City Life. Per questo potrebbe passare inosservata la bellissima costruzione liberty occupata dalla clinica Columbus, un po’ arretrata e protetta da una fantastica cancellata.
La clinica è all’interno di quella che era villa Faccanoni, costruita tra il 1912 e il 1914 per l’ingegner Luigi Faccannoni su progetto dell’architetto Giuseppe Sommaruga.
Considerata la seconda per importanza, tra gli edifici costruiti da Giuseppe Sommaruga a Milano, dopo Palazzo Castiglioni, la villa Faccanoni, costituiva all’epoca della costruzione un elegante esempio di architettura residenziale edificata in stile liberty per una committenza borghese dell’inizio del secolo scorso.
La decorazione in stile floreale fu realizzata dalla ditta Mazzuccotelli per quanto riguarda le opere in ferro battuto
All’esterno, la facciata principale e i due fianchi conservano ancora elementi della decorazione originale sommarughiana, così come il prospetto sul giardino dove sono state collocate le due statue femminili di Ernesto Bazzaro, rimosse dal portale di Palazzo Castiglioni in Corso Venezia.
Le statue scandalose
Le due statue tanto avevano fatto discutere, per la nudità delle figure femminili, che avevano fatto guadagnare alla più imponente tra le opere di Sommaruga e dell’architettura liberty milanese, l’appellativo di “Ca’ di Ciapp”.
Così, infastidito dalle dicerie, dagli attacchi dei bigotti e soprattutto dai voyeur, Castiglioni si decise a levare le statue che furono così riutilizzate, nel 1914, per questa entrata laterale di villa Faccanoni .
Da chi venne comprata nel 1919 questa residenza”casa?
Nel 1919 villa Faccanoni diventò villa Romeo, in seguito all’acquisto da parte dell’imprenditore automobilistico Nicola Romeo, cofondatore dell’Alfa Romeo
Nel 1938, poco prima di morire, l’industriale cedette villa e giardino all’Istituto missionarie del sacro cuore, che intendeva realizzare una clinica ospedaliera di impronta religiosa.
L’edificio fu così affidato, per l’impegnativo progetto di modifica degli interni, a Giò Ponti (che chiese aiuto al chirurgo e cattedratico Mario Donati).
I lavori durarono oltre dieci anni perché furono interrotti dallo scoppio della guerra e anche perché nell’agosto 1943 l’edificio fu bombardato e subì gravi danni.
Nel 1949 venne così inaugurata, finalmente, la clinica Columbus, omonima di quella newyorkese fondata da madre Cabrini alla fine dell’ottocento.
Da allora, la destinazione ospedaliera non è più mutata.
Da questa costruzione, e dalle 2 signorine sul fianco laterale, mi congedo per raggiungere una nuova destinazione poco lontana da qui, che ospita un simpatico animaletto…. “casa dello Scoiattolo”…
