Milano sempre più bella, accogliente.
La nostra città ha infatti l’onore di ospitare opere e sculture di grande pregio e bellezza che trasformano strade, piazze e parchi in un vero e proprio museo a cielo aperto. Dove? Per esempio: nel “parco delle arti” in Piazza Piemonte, oppure nel “museo di arte contemporanea” a CityLife (se volete saperne di più, sulle installazioni di CityLife, date uno sguardo a questo link).
Milanosuitacchi oggi vi porta al “Parco delle arti”!
Questo spazio ospita veramente una collezione a cielo aperto di opere d’arte, qui hanno preso posto le statue di Aligi Sassu: «Il grande ciclista», «Il cavallo di Maia», «Il dio Pan è morto» e le «Le tre Grazie» di Salvatore Fiume.
“Il grande ciclista”
Questa scultura, in bronzo, raffigura un simbolico ciclista in piedi, con una parvenza di bicicletta dietro di lui.
Sassu era attratto dal ciclismo in quanto metafora della fatica umana, degli ostacoli da superare, delle salite da percorrere per ottenere i propri obiettivi.
Lo stesso artista da ragazzo era stato un corridore dilettante.
“Il cavallo di Maia”
Statua in bronzo, anche questa dell’artista, pittore, scultore e incisore italiano Sassu (Milano, 1912-Pollença, 2000).
Il tema del cavallo costituisce una delle costanti del suo lavoro, inizialmente rappresentato attraverso il linguaggio pittorico e, soprattutto, in scene mitologiche o di battaglie; il cui significato simbolico si lega a un ideale di libertà, che ha accompagnato tutta la sua produzione.
” Il dio Pan è morto”
Scultura sempre di Sassu
Se volete leggere un vero e prorpio giallo tra le righe del Plutarco fatte click qui!
“Le Tre Grazie”
Scultura di Salvatore Fiume, artista siciliano ma milanese nell’anima.
Si tratta di un’opera monumentale, fusa in bronzo, abbastanza tarda dell’artista che aveva già 79 anni e che appartiene al periodo in cui Fiume esponeva presso la galleria milanese Artesanterasmo dedicandosi particolarmente alla scultura.